Pagina:Sette mesi al ministero.pdf/60

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46 capitolo secondo.

si dicevano liberati da ogni disciplina, non volle concederlo per quelli che venivano dal Tirolo, e prorogandolo solo di due giorni per quelli diretti ad Udine. E questo l'ottenni per l'intermedio di Mœring, poichè il Governo di Vienna aveva negato assolutamente ogni ritardo.

Stabilii due Commissioni, una a Peschiera pei provenienti dal Tirolo e l'altra ad Udine, onde regolare la direzione a darsi ai vari drapelli.

Ma la Direzione generale delle Leve che la sapeva più lunga di tutti, scriveva con serenità burocratica "questi individui lasciati in libertà dal Governo austriaco dovranno nel giungere alla frontiera essere avviati ai Comuni cui appartengono e considerati in congedo illimitato. Ai Comuni si dovrà mandare il relativo elenco degl'individui nel quale saranno notate le generalità„.

Il Travet scriveva tale balordaggine come se si fosse trattato di mandare da Susa gli individui a Orbassano od a Gassino.

Telegrafai a Cugia che si trattava d'un numero di poco inferiore a 50,000 uomini, che i Comuni non potevano fare un tal lavoro, meno ancora la divisione dei contingenti alla frontiera, se non v'era una Commissione. Proponevo e mandavo il personale delle due Commissioni, e come sempre Cugia approvò, e la circolare della prelodata direzione generale delle Leve passò agli archivi.

Con Mœring disponendo per quelli che si trovavano già nel Veneto, dovemmo pure dare norme speciali pei gendarmi e guardie di polizia, onde non lasciarli esposti ai rancori delle popolazioni. Dal Ministero si fecero pure osservazioni sulle giornate di mantenimento di questi individui, dal qual giorno si dovevano corrispondere al Governo austriaco. Menabrea doveva aggiustare la cosa a Vienna, ma disse di non aver nulla prestabilito.

Dovemmo dunque Mœring e me definire la questione. Stabilimmo che gl'individui erano 47,102. — La spesa pelle giornate di presenza 303,385 fiorini, i quali uniti al valore del materiale davano un totale di 4,871,291.89. Decidessero poi i Governi sul valore dei fiorini.

Sarebbe stato un vero caleidoscopio l'analizzare tutti i telegrammi, dispacci, reclami, lettere e domande verbali che affluivano da ogni