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52 parte prima - capitolo vii


Mercato, io cosí per un dire gli dissi: «Quante cose ricorda questo luogo!» «E che ricorda», rispos’egli, «gl’impiccati?» «Qui in mezzo alle due fontane fu decapitato Corradino, e il suo cugino». «Era un bandito questo Corradino?» «Oh no, era il figlio del re Corrado, erede del trono di Napoli, allora occupato da Carlo d’Angiò, che lo fece prigione e gli mozzò il capo. Era un giovanetto di sedici anni, e il cugino ne aveva diciassette». «Che crudeltá contro due fanciulli! E pure Carlo era fratello di san Luigi Gonzaga!» «No, Luigi IX di Francia». «E nessuno diede un cazzotto a quel birbante di Carlo?» «Glielo diedero i siciliani al Vespro». E troncai un discorso che mi aveva fatto salire le vampe al viso. Eppure il professore sapeva benissimo il latino, ed era mio maestro, e si faceva voler bene.

Raramente i professori erano scelti per meriti; ordinariamente per concorso, specie di giuoco che non dá mai il migliore, a cui gli uomini riputati non si cimentano, ma vi si arrischiano i giovani che non hanno che perdere, e chi per avventura sa bene quell’una cosa che è dimandata vince gli altri che ne sanno molte. E poi il governo circondato sempre da spie, da adulatori, e da quelli che usano il sapere a tristizie, non conosceva i valorosi onesti, o se li conosceva li aveva sospetti per politiche opinioni, e li escludeva anche dai concorsi: onde spesse volte le cattedre erano date a sfacciati ciurmadori. Udii dallo stesso Galluppi raccontare il modo ond’egli fu nominato professore. Il barone Pasquale Galluppi di Tropea, cittadella di Calabria, sostentava la sua onesta povertá ed undici figliuoli con un ufficio di controllore nelle dogane. Le cure della famiglia e le noie dell’uffizio non lo toglievano da’ suoi studi filosofici, nei quali egli era sí assorto e si profondava tanto da non udire il diavoleto che gli facevano intorno un vespaio di fanciulli. Scrisse un Saggio critico su le conoscenze umane, che stampato in Messina, fu conosciuto poco in Italia, e levò alto il nome del Galluppi in Francia e in Germania. Essendo vacante la cattedra di filosofia nell’universitá, gli amici lo consigliarono e la sua