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Pagina:Sextarius Pergami saggio di ricerche metrologiche.djvu/23

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tario vengano assicurati entro una o due grandi pietre, le quali non possano agevolmente essere smosse, e che sieno esposti in luogo pubblico sì che ad ognuno sia dato ricorrere ad essi per giustificare le proprie misure65. Questi fatti ci persuadono che i campioni del nostro Stajo, i quali servivano pel quotidiano commercio, non avranno certo avuto il pregio della più scrupolosa esattezza, e che quindi ci sia giuocoforza tenere il campione inviato alla Commissione pe’ suoi calcoli come quello che, secondo la comune opinione, era tenuto come l’unico e legale prototipo di tutte l’altre misure degli aridi sparse nella nostra città e nel nostro contado, e secondo le nostre indagini, come il vero rappresentante di quel Sextarius, di cui la prima menzione troviamo nel 1076, e che d’una in altra generazione pervenne fino a noi. — È poi affatto naturale il supporre, che una volta fondato sopra un determinato peso di frumento il campione legale del nostro Stajo, si sarà procurato di dargli una stabile forma, che avesse per base alcuna delle nostre misure lineari. È bensì vero che per la verifica, e molto più per il giornaliero commercio, si poteva sempre ricorrere per più sicura guarentigia al peso, come oggidì si continua tuttora a fare, e che in pari tempo restava sempre il mezzo di versare o frumento o miglio dallo Stajo del Comune nelle altre Staja, affine di porre in rilievo la maggiore o minore loro esattezza, ma è difficile ammettere che, se non altro ai costruttori delle misure, non si fosse pensato a dare una norma quasi sicura, che agevolasse, e insieme rendesse meno arbitrario l’esercizio della loro arte. Alcune mi-