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Reality Show


di Alessandra Pioselli

Aerei solcano il cielo, vanno e vengono tra il mare e la terra, la calma del pomeriggio estivo è scomposta da un rombo. Forse è in corso un tragico evento. Potrebbe essere una guerra, ma simulata come sullo schermo di un videogioco. I colori sono saturi e i movimenti accellerati. Wargames (2004) si intitola il video. In realtà, sono banali aerei anti incendio in azione. Simonetta Fadda segue il loro percorso con la videocamera per poi montare le immagini su quattro canali. Assicurato l’effetto play station anche dal suono, preso in diretta, ma trasformato in ritmo veloce. A partire dal 1992 Simonetta Fadda lavora alle telecronache, utilizzando la videocamera per riprendere accadimenti marginali o poco visibili del territorio urbano. Il termine allude alla tipologia della cronaca giornalistica. Una buona cronaca risponde a requisiti di chiarezza, sintesi, esaustività. Se trova la sua ragione d’essere nell’ambire al rispetto della verità sostanziale dei fatti, la telecronaca di Simonetta Fadda, tuttavia, aderisce alla verità sostanziale del linguaggio del mezzo. La Fadda elimina le formule narrative e di costruzione di metafore visive, ponendosi di fronte al reale senza aggiungervi alcun significato con l’approccio neutro di chi evita regie forti. Lavora, invece, sulle componenti essenziali del linguaggio video: suono, colore, densità e definizione dell’immagine, Una delle prime telecronache, Genova ora zero (1993) è ingannevole tanto quanto Wargames. Mostra una notte di caos e di

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