Pagina:Slataper - I confini necessari all'Italia, Palatina, 1915.djvu/18

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non acconsentiva a ulteriori rettifiche. E il trattato di pace stabiliva all’art. 4 che «la frontière du territoire cédé est detérminée par les confins administratifs actuels du royaume lombard-vénitien».

Eppure perfino Bismarck — ciò che pochissimi sanno — aveva riconosciuti i diritti dell’Italia non soltanto sul Trentino, ma anche sull’Istria. Difatti il generale Govone, inviato militare-politico a Berlino, riferisce il 28 luglio 1866 al ministro degli Esteri Visconti-Venosta:

«Il conte Bismarck comprende i motivi che spingono il governo italiano a reclamare il Tirolo e le altre provincie italiane; ma è d’avviso di riservare questa questione per più tardi. Aggiunse che, se le ostilità dovessero ricominciare, sarebbe molto lieto di vederci occupare la più vasta estensione possibile di territorio austriaco; e, avendogli domandato se, in questo caso, sarebbe disposto di modificare ed estendere la portata del nostro trattato aggiungendo dopo la parola «Venezia» le parole «Trentino ed Istria» che citai incidentemente, mi rispose di sì e mi autorizzò, dietro domanda che gli mossi, di dichiararlo ufficialmente a Vostra Eccellenza e di dirle che allora verrebbe aggiunto un articolo addizionale al nostro trattato».