Pagina:Sopra i presenti motti di guerra in Friuli.djvu/13

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H

Ora veniamo à quello, che i difensori degli Uscocchi vanno disseminando quinci intorno, et altrove ancora artificiosamente spargendo.

Dicono prima, che per quello, che anno operato gli Uscocchi nel Golfo non hà ragione la Republica di vendicarlo, si perche l’offesa sarebbe di altre nazioni, à cui tocca il risentirsene, si perche il Mare è libero à tutti per ragione delle genti, e quantunque fosse danneggiato qualche suddito Veneto, ciò sarebbe stato à propria difesa, essendo stati assaliti, ò impediti di non poter usar il commercio de mercatura, che à tutti è lecito.

Secondo portano che la cagione de danni dati da gli Uscocchi è proceduta da’ governatori, et capi di guerra di Veneziani, specialmente pochi anni sono, percioche essendosi capitulato, che gli Uscocchi potessero navigare per certi luoghi di Dalmazia, fossero poi contra le forme de’ Capitoli, stati assaliti, et prese molte loro Barche, levando loro le Merci, che in esse avevano.

Terzo aggiungono, che se anno fatto danno a i sudditi Veneti, l’anno fatto in tempo, che prima erano stati offesi, et perciò era lecito loro il vendicarsi, con altre represaglie, come usanza è di quelli, che sono stati offesi ingiustamente.

Quarto oppongono, che non si doveva con essercito assalir gli Stati del Sereniss. Arciduca, come che si hà fatto, non essendo egli soprano Signor di Segna, et altri luoghi, residenza de gli Uscocchi, ma solo Governatore, aspettando l’alto dominio alla Maestà dell’Imperatore, come Re di Ungheria, di cui sono membri Segna, et què contorni.

Quinto dicono che pretendendo pur la Republica di essere offesa dall’Arciduca doveva prima intimarli la guerra secondo


l’antico