Pagina:Sopra lo amore.djvu/143

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sopra lo amore 137

chè egli è caldo e umido, però è dolce. Imperocchè la dolcezza nella mistione del caldo e dello umido nasce. A che fine dico io questo? dicolo, acciocchè voi intendiate in quella età gli spiriti essere sottili, chiari, caldi, e dolci. Perchè conciosia che gli spiriti si generino dal caldo del cuore del più puro sangue: sempre in noi son tali, quale è lo umore del sangue. Ma sì come questo vapore di sangue, che si chiama spirito, nascendo del sangue è tale, quale è il sangue: così manda fuori raggi simili a sè per gli occhi, come per finestre di vetro. E come il Sole che è cuore del mondo, per il suo corso spande il lume, e per il lume le sue virtù diffonde in terra: così il cuore del corpo nostro per un suo perpetuo movimento, agitando il sangue a sè propinquo, da quello spande gli spiriti in tutto il corpo: e per quelli diffonde le scintille de’ raggi in tutti i membri, massime per gli occhi: perchè lo spirito essendo levissimo, facilmente saglie a le parti del corpo altissime. E il lume dello spirito più copiosamente risplende per gli occhi: perchè gli occhi sono sopra gli altri membri trasparenti e nitidi. E che negli occhi e nel cervello sia qualche lume benchè piccolo, molti animali che di notte veggono, ne fanno testimonio: gli occhi de’ quali nelle tenebre splendono. Ancora avviene, che se alcuno in un certo modo col dito preme lo angulo, cioè la lagrimatoia dello occhio, alquanto rivolgendolo, pare che entro a lo occhio un circolo di luce vegga. Dicesi ancora che Ottaviano aveva gli occhi chiari e splendidi tanto che quando e’ fermava veementemente la luce in alcuno lo costringeva a guardare altrove, quasi come se abbagliasse al Sole. Tiberio ancora aveva gli occhi grandi: e alcuna volta desto dal sonno, per breve spazio di tempo, nelle notturne tenebre lume vedeva. Ma che il raggio, che si manda fuora per gli occhi, tiri seco lo spirituale vapore, e che questo vapore tiri seco il sangue, di qui lo possiamo intendere, che quelli che fisso guardano negli occhi d’altri infermi e rossi, cascano facilmente nel male d’occhio per cagione de’ raggi, che vengono da gli occhi infermi. Onde apparisce che il raggio