Pagina:Sopra lo amore.djvu/63

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sopra lo amore 57

dàllo agli elementi: La Terra femmina, perchè riceve da tutti e non dà ad alcuno. Il perchè, Sole, Luna, Terra, Fortezza, Giustizia, Temperanza, meritamente si chiamano maschio e composto e femmina. E per attribuire a Dio la più eccellente appellazione, chiamiamo queste virtù in lui, Sole, Luna e Terra: in noi sesso masculino, composto e femminino. E noi diciamo essere concessa a coloro la luce maschia, a’ quali fu donata la Luce divina dal Sole divino con affetto di Fortitudine: e a coloro esser concessa la Luce composta, a’ quali, dalla Luna di Dio fu infusa Luce con affetto di Giustizia: e a coloro la femmina, a’ quali dalla Terra di Dio, con affetto di Temperanza.

Ma noi rivolti alla Luce naturale, sprezziamo già la divina, e però lasciando l’una riserviamo l’altra: sì che abbiamo perduto la metà di noi e l’altra metà riserviamo. Ma in certo tempo di età condotti dal lume naturale, tutti desideriamo il divino: benchè per diversi modi, diversi uomini ad acquistarlo procedano. E coloro vivono per Fortezza, i quali dalla fortezza di Dio quello già con affetto di fortezza ricevettero; altri per Giustizia, altri per Temperanza similmente. Finalmente ciascuno così il suo mezzo si cerca, come da principio ricevette; e alcuni per la masculina luce di Dio, che già perdettero, e hanno recuperata, vogliono fruire la masculina Fortezza di Dio; alcuni per la Luce composta cercano similmente fruire la Virtù composta: alcuni per la femminina similmente.

Tanto dono acquistano coloro, i quali, da poi che la scintilla naturale nella età debita rilucette, stimano quella non essere sufficiente a giudicare le cose divine: acciocchè per indizio di naturale scintilla non attribuiscano affetti di corpi o di anime alla Maestà Divina e stimino quella non essere più nobile che i corpi e l’anime. E in questo molti si dice avere errato, i quali investigando Dio, perchè si confidarono nel naturale ingegno, o dissero Dio non essere, come Diagora, o ne dubitarono, come Protagora, o giudicarono lui esser corpo, come gli Epicurei, gli Stoici, i Cirenaici e altri molti, o dissero Dio essere l’Anima del Mondo co-