Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/113

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distinzione quarta. - cap. iii. 85

col suo prezioso sangue; come dice san Piero, e santo Giovanni nell’Apocalisse: Dilexit nos, et lavavit nos a peccatis nostris in sanguine suo: Iesu Cristo ci amò, e hacci lavati de’ peccati nostri nel sangue suo. Molto ci dee inducere a dispiacere e a dolore del peccato, considerare che l’anima lavata e purificata nel sangue di Iesu Cristo, altri l’abbia imbarattata e lorda1 nella bruttura de’ peccati. La sesta cosa che induce a contrizione, si è la speranza del perdono de’ peccati; e della grazia, per la quale potremo bene adoperare; e della gloria, alla quale finalmente Iddio ci conducerà. Delle quali dice il Salmista: Gratiam et gloriam dabit Dominus: Iddio darà la grazia e la gloria sua. Sopra tutte l’altre cose che vagliono ad avere perfetta e sufficiente contrizione, è l’orazione divota e fervente, per la quale Iddio faccia all’anima cotal dono come è la contrizione: la quale con ciò sia cosa che non possa essere perfetta sanza la grazia e la carità di Dio, non la può avere l’uomo da sé medesimo sanza speziale dono di grazia; alla quale potere avere2 dispone la fedele orazione. Ôri adunque chiunche desidera avere tale grazia, sanza la quale non è salute; e viva sì che la orazion sua sia degna d’essere esaudita, pregando sempre Iddio che ’l faccia ben vivere, e degnamente ôrare.


CAPITOLO QUARTO.


Dove si dimostra quale è l'effetto della contrizione.


La quarta cosa che séguita a dire principalmente della contrizione, si è quale è l’effetto suo.3 Dicono i Santi, che per la contrizione si riconcilia l’uomo a Dio, il quale offese pec-

  1. Ediz. 95 e 85: lordata.
  2. Preferiamo la lezione degli Accademici del 25, avendo il Salviati e il Codice nostro: venire.
  3. Suo è nella stampa del Salviati.
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