Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/114

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86 distinzione quarta. - cap. iv.

cando; e purgasi la macula della colpa, la quale l’anima peccando contrasse. E questo fa la contrizione e in quanto è atto di virtù, com’è detto di sopra, e in quanto è parte del sagramento della Penitenzia. E potrebbe essere tanto il dolore della contrizione, e tanto l’amore della carità di Dio, donde il detto dolore procede nella mente e nella sensualitade, che tôrrebbe via non solamente la colpa, ch’è il suo principale effetto, ma anche la pena debita per lo peccato. Non però di meno si richiede e la confessione e la satisfazione, compiendo la penitenzia ingiunta e presa, sì per lo comandamento della Chiesa e sì per la incertitudine; chè non è l’uomo certo di sé né d’altrui, ch’egli abbia tante né tale contrizione, che sia sufficiente a tôr via tutto il reato della pena, cioè tutta la pena a che altri è obbligato per lo peccato. Onde la vera e perfetta contrizione conviene che sia accompagnata con proponimento di fare la confessione e la satisfazione, abbiendo la possibilità del poterlo fare.1 Onde, se la persona avesse l’opportunitade di potersi confessare e di potere fare la penitenzia ingiunta, e non la volesse fare, quantunque avendo prima sofficiente e perfetta contrizione, gli fosse perdonato il peccato e quanto alla colpa e quanto alla pena; avvegna che ’l peccato perdonato nella contrizione non ritornasse, pure ella acquisterebbe nuovo peccato mortale, che la manderebbe a dannazione; non osservando il comandamento della Chiesa, e non avendo intero ma diminuto e scemo il sagramento della Penitenzia. Onde dice santo Ambruogio: Non puote niuno essere giustificato del peccato, se prima nol confessa. E santo Ierolimo, parlando della vera penitenzia, dice così: Chi è peccatore, pianga i propi peccati suoi. Ecco la contrizione.2 Poi, séguita: Entri nella Chiesa, della quale per li peccati era uscito. Per questo entrare nella Chiesa, s’intende la confes-

  1. Così ancora il Salviati; ma nella stampa del primo secolo: la possibilità di ciò fare.
  2. Non bene il nostro e il Salviati: e colla - e con lui.