Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/256

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228 trattato della superbia.

erit peccator, et quoeres locum eius, et non invenies: Di qui a poco non ci sarà più l’uomo peccatore, e cercherai del luogo suo, e non lo troverai. Non solamente quanto al corpo e alla vita corporale è l’uomo vile e misero in questo mondo; ma ancora quanto all’anima, la quale immantenente ch’è creata nel corpo, contrae la macola del peccato originale, al quale séguitano poi tutte le miserie nel corpo e nell’anima; come sono fatiche, dolore e tristizia, paura, fame e sete, infermità, vecchiezza co’ suoi difetti, ignoranza, ira e concupiscenza; e’ peccati e le colpe che l’anima lordano, viziano la mente, maculano la coscienza e vituperano la fama. Onde dicea il Profeta rammaricandosi: Ecce enim in iniquitatibus conceptus sum, et in peccatis concepit me mater mea: Ecco ch’io fu’ conceputo dalla mia madre in peccato. E quegli ch’egli avea poscia commessi riconoscendo, pregava che gli fosson poi perdonati; onde dicea: Amplius lava me, Domine, ab iniquitate mea, et a peccato meo munda me; quoniam iniquitatem meam ego cognosco, et peccatum meum contra me est semper. Tibi soli peccavi, et malum coram te feci: Non solamente, dice, io ho bisogno d’essere lavato dal peccato originale col quale mi concepette la mia madre, ma più d’esser lavato dalla mia iniquitade, e mondato dal mio peccato. E però, Signore, fàllo; però ch’io conosco la mia iniquitade, e ’l peccato mio è sempre dinanzi a me. A te solo ho peccato, e ho fatto il male dinanzi da te. È una grande miseria, tra l’altre, che l’uomo in questa vita non s’avvede delle sue miserie. Onde, per farnelo avvedere, gli dice nell’Apocalissi: Tu dicis: quia dives sum, et nullius egeo; et nescis quia miser es et miserabilis, papuer, coecus et nudus: Tu dici: io sono ricco e non mi manca nulla; e non t’avvedi che tu sei misero, povero, cieco e nudo: Quanto all’uscire da questo mondo, morendo, a quanta miseria e viltà si va, quanto stento fanno gl’infermi ne’ dolori, nelle pene, non trovando1 riposo, coll’ansietà, con tormen-

  1. D'accordo le stampe: in non trovare (o trovar)