Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/319

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trattato della scienza. 291

la lingua ebraica, la quale gli era necessaria per lo1 traslatare la Scrittura santa: dove, per più anni, antico maestro e novello discepolo, con gran fatica studiando, sommamente imprese l’ebraica lingua, della quale fu poi dottore sovrano. Dobbiamo adunque per le predette ragioni intendere e studiare di trovare la verità della divina Scrittura, e essere grati, riconoscendo il beneficio della dottrina de’ maestri e de’ predicatori, che sono dottori e padri spirituali dell’anime: chè veramente, se noi consideriamo la gran fatica che durano studiando, vegghiando, pensando in servigio della gente; e ’l gran pericolo e ’l rischio a che si mettono, cioè l’uficio del magistero e della dottrina, ch’è molto rischioso e a molti è cagione di ruina;2 e la grande utilità che ci fanno insegnandoci, non dottrina da trovare cose terrene e temporali, che tosto passano e vengono meno, ma a trovare vita eterna e la beatitudine e la gloria di Dio, ch’è somma e sanza fine, non ci parrà mai potere sadisfare loro. Onde e Dio ordinò che fosse loro provveduto delle decime e delle primizie e dell’offerte, e che fossono avuti in grande reverenzia; imperò che sono appellati gli occhi della santa Chiesa. Onde, come gli occhi son tenuti cari e riguardati dagli altri membri, così i dottori e predicatori dal popolo; e come la cechità degli occhi è iscandolo di tutto il corpo, così la ’gnoranza de’ prelati e de’ dottori3 è iscandolo e pericolo di tutto il corpo della santa Chiesa. A que’ cotali diceva Cristo nel Vangelo: Voi siete ciechi, e guida4 di ciechi; e se ’l cieco guida il cieco, l’uno e l’altro cade nella fossa. E di tale caduta ne va col peggio la guida, che ha due percosse; dove il guidato n’ha pure una: a dare a intendere che ’l prelato e ’l predicatore ignorante e

  1. Ediz. 95: La quale haveva necessaria per il ec.
  2. Nel Testo a penna; e a molte cagioni di ruina. Ma l' a rimasto nella forma di segnacaso, accusa gli scambi del copista.
  3. Ediz. 95 e 85: de' predicatori et doctori (rammodernando il Salviati: e dottori).
  4. Le stesse: mena.