Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/355

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trattato de' sogni. 327

sogni possono essere in due modi: o dentro dalla persona, o di fuori. Le cagioni dentro anche sono in due modi; chè la cagione che fa sognare, o ell’è animale o ell’è corporale. Animale è quando la persona, per alcuno pensiero o immaginazione o intima affezione ch’ella abbia, essendo desta e vegghiando, si muove la fantasia e la virtù immaginativa, e forma alcuno idolo e similitudine, secondo quel pensiero e secondo quell’affezione che la persona ha; la quale l’anima poi, dormendo il corpo, e essendo i sentimenti di fuori legati e chiusi, contempla e vede. E però, secondo le passioni e l’affezioni, più o meno, secondo che la persona è più o meno affetta e passionata, intervengono vari e diversi sogni. Le passioni e l’affezioni dell’animo (ispiegandole per le persone che non sono letterate, e prendendole più largamente che non fanno i filosafi) sono amore,1 odio, speranza e paura, letizia e tristizia, ira e concupiscenzia. Ciascuna di queste passioni, o vero affezioni, sono cagione di fare sognare sogni conformi, e che rispondono a quella cotale affezione: chè l'amore, facendo pensare la persona ch’ama fisamente, della cosa amata, e quella affettuosamente desiderare, è cagione ch’ella si sogni o per un modo o per un altro, secondo che la ’mmaginazione si muove e prende forma dell’amato obietto colla imprenta dell’acceso amore. Quel medesimo interviene di ciascuna affezione, secondo il modo suo: delle quali non iscrivo qui specificando di ciascuna per sé, per non scrivere troppo lungo; chè la materia mi moltiplica2 troppo tra le mani. Qualunche persona sogna, pensi se ’l suo sogno corrisponde all’affezion sua, a quella che più la sprona; e se vede che sì, non aspetti ch’al sogno suo debba altro seguitare; imperò che quel sogno non è cagione alla quale debbia altro effetto seguitare, ma è

  1. Gli editori del 25, volendo qui aggiungere la congiunzione che la simmetria vorrebbe e i Manoscritti non danno, ricorsero all'espediente di scrivere: amor' e odio.
  2. Ediz. 95: non multiplichi.