Pagina:Specchio di vera penitenza.djvu/374

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346 trattato de' sogni

al fuoco1 eternale. Alcuni dicono di questo Zoroaste, che fu quel terzo figliolo di Noè, Cam, maladetto dal padre. Alcuni altri dicono che non fu egli, ma fu di sua schiatta. In que’ luoghi e appo quelle genti dove ebbe il suo principe, persevera insino a ora; imperò che sono tutte idolatre, e non hanno la fede di Cristo, che danna quella iniquitade; ma regna in loro il diavolo, il quale gli conduce con queste illusioni insino allo ’nferno. Così facea nel ponente, dove noi abitiamo, in tutto il romano imperio, mentre che tenne il paganesmo.2 Ma poi che per san Piero e san Paolo primieramente si seminò la fede vera, approvandola con grandi miracoli e col sangue del loro martirio, confuso e morto Simone mago, maestro di quell’arte; e successivamente per san Lorenzo e santo Silvestro, e gli altri martiri, dottori e confessori della fede cattolica, cessò l’idolatria, e con essa l’arte magica; avvegna che alcune reliquie ce ne sono rimase, nelle quali si nasconde il diavolo, e adopera con quella efficacia per coloro che vi dànno fede, quello che fa nell’arte principale. Onde, avvegna che in questi paesi non abbia molti libri né molti maestri di quell’arte (e forse che ce n’ha più che noi non sappiamo; imperò che stanno celati, chè la legge civile e ecclesiastica gli condanna), nondimeno molta gente n’è corrotta; e se non in tutta l’arte, in certe parti di quella. Chè, ben che il diavolo non possa annegare in tutto il popolo cristiano nel pelago della infedelità, almeno ne getta e fa rimbalzare molti sprazzi di quella motosa nequizia nella qual’è involto o nascosto, o non palesandosi, o sotto spezie di bene e di cosa lecita; e per vaghezza di quello che fa e insegna, bene che si creda che male sia, molta gente trae a

  1. Ediz. 95: alle pene et al fuoco.
  2. Vedi la nota 4 a pag. 323. Qui tutti gli altri, e gli Accademici ancora: paganesimo. Quanto al senso bellissimo che può in questo luogo osservarsi del verbo tenere, non parmi che venisse avvertito nè dichiarato espressamente nei nostri Vocabolari.