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La ragazza accennò di sì col capo.

— A stasera dunque! ripetè Cesare stringendo convulsamente il braccìno della bimba.

Poi s’allontanò, si guardò intorno con precauzione, tornò addietro nel bosco e prese un’altra strada per andare alla villa.

Indarno si forzava di vincere la preoccupazione che s’era impadronita del suo animo. Quella bimba, ch’egli sapeva bene dover esser la sua; quella povera donna che lo aveva tanto amato e lo amava ancora gli stavano troppo impresse in cuore dacchè le aveva vedute.

Ma, che fare?

Anche Emilia lo amava: la bella, l’altera Emilia di cui era tanto innamorato.

E difatti bastò un suo sorriso, un dolce sguardo d’amore de’ suoi begli occhi, perchè le altre immagini si dileguassero.

La sua fidanzata non gli era parsa mai così seducente. Aveva indosso una vestina bianca, scollata alla vergine; un nastro celeste le cingeva i fianchi un’altro d’egual colore i capelli; le sue braccia nude avevano atteggiamenti mollemente amorosi; il collo e le spalle invitavano ai baci sotto il leggero mussoline che li copriva.