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XII.

Intanto il vecchio tutore e il signor Arturo stavano correndole dietro.

Appena saputo che la sua pupilla era partita così precipitosamente il signor Luigi capì ch’era suo dovere di mettersi sulle sue traccie. Non era perfettamente tranquillo. Comprendeva bene che Emilia doveva essere disperata, e l'idea che quella partenza repentina potesse celare una risoluzione funesta, gli faceva un po’ di paura.

Il signor Luigi non voleva male alla sua nipote; anzi, credeva in coscienza di volerle bene; solamente trovava ovvio di cogliere due piccioni a una fava: la felicità di lei, e il proprio tornaconto. Non