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non era questa una maniera indiretta di farle comprendere che lei non era capace di educarla?

Gianni trovava troppe sottigliezze nei sentimenti della filatrice. Gli pareva che facesse apposta per tormentarsi. Quanto a lui accusava il destino che li aveva canzonati tutti. Quel maledetto destino che invece di fare che si amassero tra di loro li aveva spinti a innamorarsi di persone così diverse, che non potevano altro che farli soffrire.

Lei sorrideva a fior di labbro. Sapeva già che l’amore era una fatalità, e che per lei era la morte. Intanto si alzò e cominciò a camminare. Egli la raggiunse cercando sempre di consolarla.

Ma la ragazza non lo ascoltava più; era chiusa in se stessa, con gli occhi fissi a terra; pareva non potesse togliersi a una qualche triste immagine che la perseguitava. Andava innanzi chinando sempre il capo e affrettava il passo, mentre Gianni brontolava inutilmente, che quella era un’idea fissa che bisognava scacciarla.

Quando furono arrivati al principio del viale dei gelsi, lui che doveva pigliare a destra per andare laggiù sui campi del signor Luigi, mentre lei doveva seguire la strada del bosco, si fermò e la salutò con parole affettuose; le raccomandò ancora