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Egli conveniva in cùor suo che quello era un bel sogno per una povera diavola; e quasi quasi si sentiva dispetto ad ammirare quella piccola oscurità che sapeva trovar la sua strada per salire alla luce. Ma per quanto ambiziosa, ella non aveva certo la forza necessaria da misurarsi con lui.

Il conte nonno, sicuro della vittoria oramai, sorrideva di quell’ambiziosa impotenza; che si lasciava cogliere così alla sprovvista.

Intanto ella s’era inginocchiata in mezzo alla strada e pregava e piangeva con tutto il fervore dell’anima sua.

Ma il vecchio le voltò le spalle, lanciandole ancora queste parole di scherno:

— Bisogna esser prudenti quando s’è ambiziosi: perchè vi siete lasciata cogliere, se vi premeva tanto di diventar contessa?

Quando Teresina lo vide partito, e capì che tutto era inutile, restò come fulminata.

Tutto era contro di lei. Sì sentiva stretta come in una macchina di ferro.

Era persa, morta. Pensava che Cesare sarebbe stato contento d’avere un pretesto per rompere la sua promessa e sposare la signorina Emilia. Poi il suo pensiero si perdeva completamente. Non vedeva