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caso mi pare ch’è molto buona; invidio quel fortunato; morirà di quella dolce morte che Heine invidiava ad Oloferne.

— T’inganni. È tutt’altro il caso.

— Come sarebbe allora? domandò il cugino di Emilia con un impeto di gioia mal repressa.

— Senti, prese a dire l’amico; quel giovane è un veneziano ch’è qui soltanto perchè c’è lei, perchè la segue dappertutto. Due anni fa, faceva il volontariato, e il giorno prima di partire per le manovre, andò a salutare la signora che corteggiava da un pezzo, ma piuttosto per galanteria che per amore. Ella scherzava con lui e lo chiamava ragazzo. Quel giorno però vestito da lanciere le parve bello, e fu buona buona con lui. Tanto buona che egli osò dichiararsi. La signora sorrise, sai bene, donna che ride lascia sperare; almeno così si dice. Il giovane divenne più ardito e domandò un appuntamento, un pochino più intimo. La signora si fece pregare, ma finalmente accondiscese..... a una condizione però. Figurati se lui non accettava tutte le condizioni!

La condizione fu questa. Ella lo avrebbe accolto nel suo appartamento dopo mezzanotte, per una porticina secreta...