Pagina:Speraz - Cesare, L'ultima notte, Autunno.pdf/205

Da Wikisource.

— 201 —

sacro dovere che gl’incombeva, di perpetuare cioè il nome della famiglia, con un figlio maschio, messo al mondo sotto la tutela delle leggi.

Cesare ha avuto sempre la sfacciataggine di non darsene per inteso. Odia il matrimonio e non può soffrire le donne.

Per ora dei beni stabili è sempre padrone lui; il casato è portato con decoro: ma s’egli non ci provvede in tempo in che mani andranno, mio Dio? Divisi: dispersi! Disperse le fatiche di una vita quasi secolare, per un capriccio, per un’ubbia. Oh, i giovani!

Questi pensieri amareggiarono singolarmente gli ultimi anni del conte nonno.

— Bada, gli diceva ancora prima di morire; bada se proprio non vuoi prender moglie, ottieni almeno dall’uomo che sposerà tua figlia, ch’egli rinunci al suo casato per assumere il nostro... e non dare un lembo di terra alle tue sorelle.... non dividere, per carità non dividere.


Fine