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S’arrestò e la guardò ancora un momento: le bu^ mani, che le stringevano le braccia, si serrarono come una morsa d’acciaio. Ella mandò un grido. Allora le sue palme si sciolsero, egli si scostò improvvisamente, e s’allontanò senza parlare, a occhi chiusi.

Il giorno dipoi arrivò il marito; Bianca gli fecè dire ch’era ammalata e rimase nella sua camera. Ma egli domandò di farle una visita, ch’ella non potè rifiutare. La pallidezza e l’abbattimento che le si vedevano in volto lo persuasero che soffrisse realmente. Fu chiamato il medico, che non seppe qual nome dare alla malattia, ma non potè negare il male. Mangiava appena, e stava tutto il giorno senza lasciar penetrare la luce nella camera, non rivolgendo una parola a nessuno, e rispondendo appena a quelli che la interrogavano. Egli non sapeva cosa pensarne, nè a che attribuire quel cambiamento impreveduto. A poco a poco, l’idea che fosse soggiogata da passione violenta, s’impadroní dell’animo suo. Egli era assai penetrante; e poi la coscienza lo rimordeva. Quando Bianca lo amava, nei primi anni del loro matrimonio, l’aveva trascurata assai, sebbene l’amasse anche lui.