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— Nulla; che v’importa a voi?

— Potrebbe darsi che me ne importasse alquanto: almeno non sarebbe contrario al mio diritto.

Ma lei scrollò le spalle quasi volesse dirgli che non sapeva che farsi de’suoi diritti.

Allora lui pensò colpirla con queste parole:

— Tediamo intanto di chi è il ritratto che vi stringete al cuore nei vostri sogni.

Bianca mandò un grido, e si slanciò per strappargli il ritratto che teneva in mano; ma non fu a tempo; egli era vicino alla finestra ed ai raggi della luna aveva riconosciuto la fotografia di Carlo. Appena ne fu certo, le volse un’occhiat a di scherno, e gettando con disprezzo l’immagine del suo rivale diè in uno scroscio di risa.

Perchè rideva? Non lo sapeva neanche. Rideva di collera e di sdegno, rideva di sè e di lei. Il sua orgoglio di bel giovane, e la sua ferocia di marito oltraggiato si ribellavano a un punto. Sentiva una doppia puntura; al cuore ed all’amor proprio. Soffriva, e si trovava grottesco. Avrebbe pianto e non poteva frenare quello scoppio di risa beffarde, oscene, che irrompevano dalla sua gola.

Dunque l’uomo che gli aveva rapito il cuore di sua moglie era quello lì di cui teneva in mano la