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modi il bimbo aveva la nonna che lo adorava e che per lui era un’altra mamma, mentre Carlo era solo, solo colla sua disperazione. In che difficile posizione era scivolata, Dio mio! Se almeno avesse potuto sfogare col pianto l’affanno che la tormentava! Luigi intanto scherzava e aveva giá bevuto troppo per potersi trattenere. Finalmente come Dio volle arrivò l’ora della partenza e bisognò affrettare il pranzo.

— Ancora un brindisi con lo sciampagna!

— Sì, sì, bravo babbo! bravo babbo! gridò il bimbo.

Bianca taceva. Egli mescè il vino.

— Permettete, madama?.. Via! alzate il calice spumante!...

Parlava con l’enfasi particolare delle persone un pò brille, e a lei cominciava a scappar la pazienza. Pallida come uno spettro, prese il bicchiere e lo alzò con mano tremante.

— Alla salute del nostro secondo figlio! gridò il marito. A queste parole, nel momento in cui l’urto dei bicchieri mandava quel suono particolare che generalmente è segnale di più viva allegiia, il bicchiere alto e sottile che Bianca teneva, le sfuggí di mano e andò a spezzarsi fragorosamente sul pa-