Pagina:Speraz - Cesare, L'ultima notte, Autunno.pdf/45

Da Wikisource.

— 41 —


Emilia sorrise.

— È proprio un bel giovane, quel Gianni, continuò il vecchio, s’io fossi donna lo preferirei a molti signori.

— Lo sposeresti? domandò Emilia.

— Ah, che bisogno c’è di sposare?... Sai cos’ha detto di te?

— Chi?

— Gianni, oh bella!

— Che può dire di me, lui?

— Oh come sei superba. Non sai che la bellezza è la prima aristocrazia?

— E sia pure, a me non m’importa.

— Insomma quel povero ragazzo ha detto che andrebbe volentieri all’inferno per tutta l’eternità, solo che tu gli volessi bene un’ora. Gran fortuna esser donne giovani e belle! Se rinascessi....

Il vecchio rideva. Emilia gli volse le spalle e uscì dalla sala.

Il signor Arturo arrivò di buonissimo umore. Aveva molte novità da raccontare, e una fra l’altre, non lieta a dir vero, ma che gli faceva, forse senza saperlo un vivissimo piacere.

Diciamolo franco: era una cattiva nuova.

Gli amici influenti ai quali la signora Ottavia,