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servava ancora tanta lucidità di spirito, da misurare l’abisso in cui era caduto. Tutte le sue illusioni lo avevano abbandonato; il suo orgoglio agonizzava.

Non bastava dunque avere vinto un processo? Non bastava avere ottenuto un verdetto assolutorio? Non bastava, non bastava.

Neppure l’applauso del pubblico, l’adesione di tanti uomini seri, di tante donne d’esperienza?...

Neppure. Una sola donna, una sola voce era bastata a fulminarlo. Una sola!

Egli camminava balzelloni per le strade deserte. Aveva degli impeti di furore che lo spingevano a darsi dei pugni nella testa, a battere con violenza il piede contro il suolo.

Si fermava improvvisamente; l’orgoglio faceva un ultimo sforzo. Quella donna aveva mentito, era un’infame, una calunniatrice. Non era niente affatto vero che avesse conosciuto la sua prima moglie. E poi Gilda non era donna da lagnarsi. Mai, mai.