Pagina:Speraz - Emma Walder.pdf/147

Da Wikisource.

— 143 —


E allorchè gli sguardi appassionati della fanciulla incontravano quelli pensosi dell’uomo anzitempo stanco della vita, muti fissandosi, penetravano il fondo dei loro cuori. Un conforto per tutti e due: l’unico.

Intanto, Paolo Brussieri era in vacanza: ai bagni di mare, dicevasi.

Nessuno sapeva dove fosse realmente. Non aveva scritto, non scriveva a nessuno.

La madre di Annetta invece scriveva alla signora Maddalena, senza rancori, senza rimproveri «da madre a madre» come diceva.

E la guantaia rispondeva con le solite frasi, gentilissime, stereotipate di donna educata dalla vita di magazzino, sempre uguale a se stessa.

«Come le dispiaceva! Gran Dio! Non poteva dire quanto fosse immenso il suo dispiacere. Dopo di avere conosciuto una signora e una signorina così distinte, così buone, dopo di avere sperato un onore così grande, quello che accadeva era per lei inaspettato, inesplicabile, non sapeva darsene pace! Tutto causa quei benedetti uomini, che volevano sempre agire di loro testa! Lei non sapeva cosa fare. Credeva, sperava non si trattasse che di un malinteso, un po’ di puntiglio. Che poi sarebbe passato, perchè in fondo il suo Paolo non era un cattivo ragazzo, anzi era sempre stato di cuore. Consigliava la signora a pazientare e a consolare la sua cara, carissima Annetta, alla quale mandava tanti baci.»