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che il suolo mancasse improvvisamente sotto ai suoi piedi.

Un nuovo terrore colpiva il suo spirito. L’immagine di Paolo si affacciava nitida, viva, alla sua fantasia. Egli cedeva alle sue preghiere: ritornava.... a patto che ella pure cedesse alle preghiere di lui. Promessa per promessa.

Orribile!

Restò un momento a guardare l’acqua del Lambro; incerta sgominata. Se quella visione era un avvertimento, se Paolo era abbastanza cattivo e prepotente da imporle quel patto infame, cosa avrebbe fatto lei? Come gli avrebbe risposto? Avrebbe ella avuto la forza di nascondere la propria indignazione e blandire il nemico con belle parole? No. Non erano quelle arti sue....

Il tramway a vapore, di ritorno da Lodi e diretto per Milano, passava sul ponte con gran rumore e accompagnamento di trombette e campane. L’idea di fuggire le balenò. Montare in un carozzone e andare...

La miglior soluzione, forse.

Qualcuno la chiamò. Era così assorta che non riconobbe la voce di Marco Fabbi, e trasalì.

— Ti ho fatto paura?... Male, quando le belle ragazze sognano a occhi aperti! E l’Annetta?

Emma non rispose subito; tanto era confusa e agitata che le mancavano le parole.

— Ti senti male?