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E questa che passava per donna di spirito: — Chi ne sa nulla? Io direi che ha cambiato la pelle come le serpi.

In realtà Annetta si sentiva invidiata e gioiva del suo trionfo.

La signora Cleofe esultava doppiamente poichè Annetta era ritornata quella di prima per lei. Forse non era stata mai così tenera, così fine e coerente nelle manifestazioni del suo affetto. Quella stessa mattina le aveva detto:

— Mamma mia! fui ingiusta e cattiva con te; ti ho fatta soffrire, mentre soffrivi già tanto per la mia malattia... Perdonami, mamma, perdonami...! Ero tanto infelice...

— O bambina mia adorata! Non pensare al passato. Io ho tutto dimenticato, tanto sono felice di vederti così bella e così contenta!

E si abbracciavano con effusione, commosse.

Dopo il ritorno di Paolo, Annetta si comportava assai freddamente con Emma e attribuiva il felice risultato all’intervento materno. Ritornando a casa, quel giorno funesto per lei, Emma aveva detto che il cancelliere non si era lasciato vedere, perchè molto occupato. Ma la sera stessa il cancelliere aveva scritto alla signora Mandelli chiedendole il permesso di rivedere Annetta, la sua fidanzata. E due giorni dopo, egli aveva riprese le sue visite con la maggiore disinvoltura.

Era dunque naturale che Annetta ne facesse me-