Pagina:Speraz - Emma Walder.pdf/251

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— Si potrebbe tutto accomodare, se tu acconsentissi a fargli sposare Emma...

Stupefatto di questa uscita Leopoldo domandò:

— Emma?... Perchè?

— È un vecchio pensiero che mi ritorna. Da principio, quando Paolo non amava Annetta, mi sono accorta che egli guardava molto Emma. Allora per proteggere la felicità di mia figlia, pensai al mezzo di allontanare Emma, e quindi a un matrimonio. Ne parlai a Celanzi subito, perchè mi pareva che Emma non lo avrebbe rifiutato, come gli altri...

— E invece rifiutò?...

— No. Fu Andrea che non volle, allora; ma adesso... se tu volessi...

Leopoldo rabbrividì. Una nuova lotta scoppiava nell’anima sua. Da una parte, questo matrimonio, che egli stesso aveva immaginato poche ore prima per la felicità di Emma, gli faceva orrore adesso che la stessa Cleofe lo proponeva così crudamente. D’altra parte questo particolare metteva in tale evidenza l’affetto sviscerato di quella donna per la figlia sua, che non si poteva più dubitarne. Rimaneva sempre vero, nella mente del pensatore, che quell’affetto era pur esso di natura poco elevata; ma l’intensità supplisce qualche volta all’elevatezza. Almeno, in quel momento, Leopoldo pensò così, o non pensò affatto, cedendo semplicemente all’improvvisa pietà che gli sollevò il petto.

Voltò la faccia per nasconderne la nuova espressione.