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Già da qualche giorno questa insinuazione pressurava il buon Marco, e non poteva tenersi di comunicarla.

Il dottore lo guardò di traverso.

Mandelli scattò.

— Brussieri, hai detto?... Paolo Brussieri?...

— Ma... Non allarmarti così! Sarà certo una tavola. Pare che Emma sia andata qualche volta a trovarlo, probabilmente per incarico di Annetta. Le pettegole vi hanno arguito che fosse innamorata, e che lui... Ma non può essere!...

Leopoldo tremava come un paralitico.

— Non sarà vero, ti dico — ripetè Marco spaventato.

Il Mandelli non gli dava retta. Stralunava gli occhi, si batteva la fronte.

— Taci! — esclamò con veemenza. — Taci! È la verità: la sento qui.

Il dottore sentenziò:

— Questo non significa nulla. Bisogna avere delle prove; almeno dei dati.

Leopoldo ribattè che aveva appunto molti dati.

E vedendo che i due rimanevano stupiti, torse increduli, si mise a raccontare confusamente tutto ciò che gli veniva alla memoria: di quella sera in cui Paolo assaliva la fanciulla sulle scale; poi del giorno che lo aveva incontrato sulla soglia, mentre Emma era sola in casa, e Annetta a Milano con