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bito: Emma, vittima di quel farabutto! E Annetta doveva sposare quel farabutto? Orribile! Orribile!

— Che cosa fareste voi ne’ miei panni? — domandò bruscamente al dottore.

— Io?... Lascierei andare. Oramai è troppo tardi per intervenire.

— Tanto più che ci si può sempre ingannare — insinuò Marco Fabbi che sentiva il rimorso di aver parlato.

Ma il dubbio irritava di più Leopoldo. Non soffriva contraddizioni.

— In questi ultimi tempi — disse — sentivo qualche cosa di avverso, di tenebroso, che separava l’anima mia da quella di Emma, una volta così limpida per me, così trasparente: era questo amore indegno.

I due amici fecero di tutto per calmarlo, per fargli comprendere che non doveva compromettere l’avvenire di Annetta, che ormai era troppo tardi.

Poco a poco, egli sembrò tranquillarsi. Promise di agire con precauzione. Il dottore avrebbe interrogata la Teresa, la moglie del portiere; e Marco Fabbi andrebbe in Questura per avere notizie di quel Von Roth, presso al quale Emma doveva essersi rifugiata.

Così si lasciarono.

In quei giorni le signore Mandelli erano occupatissime e la casa un po’ in disordine per il gran daffare. I tappezzieri lavoravano nelle stanze destinate agli sposi.