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Si faceva sera. L’orchestrion della giostra andava senza tregua. Il valzer, la polka, la mazurka, le sedici battute di opera seria, di carattere quasi religioso, ripetute fino a quarantasei volte di seguito; poi la canzonetta popolare; e da capo il valzer dall’introduzione patetica; e via! «Allez!» come gridava il signor Gioachino quand’era di buon umore.

— Ti ricordi Emma — diceva la signora — ti ricordi i primi mesi, quando l’orchestrion ti dava tanta noia? Scommetto che adesso non lo senti neppure.

Emma sorrise.

— Ci si avvezza a tutto! Andarono a fare un giro, intanto che l’uomo nettava la casa. Dacchè la bella Rosina aveva preso il volo con un sergente, facevano fare tutto il servizio dagli uomini.

A mezzanotte, finalmente, riposo universale imposto da un colpo di cannone.

Ultimo a chiu-