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contava imbarcarsi su una nave che faceva il giro del globo.

I sentimenti che egli nutriva per lei, le assidue gentilezze di cui la circondava non potevano a meno di inquietarla. Lontano, era un amico, vicino, un pericolo. Non lo amava, no. Ma a dicianove anni, un cuore di donna senza amore è sempre in pericolo, vicino a un giovine innamorato, per quanto il povero cuore abbia sofferto e conosca le aspre delusioni.

Il dovere la inchiodava al fianco di Leopoldo, solo e infelice. Un amore, per quanto rinchiuso e condannato al silenzio, l’avrebbe distratta e allontanata da quel sacro dovere.

E lei non voleva questo: mai più: mai più.

Il distacco fu rapido e fermo.

Andrea intendeva bene che Emma non si sarebbe perdonata una debolezza.

— Tu vuoi lasciarmi?! — aveva esclamato Leopoldo nel primo sussulto dell’animo affranto. — Sei crudele.

Ma dopo un momento di riflessione si era ripreso.

— Hai ragione: è necessario.

E si erano abbracciati piangendo.

Ad Emma, Andrea aveva detto:

— Si ricordi qualche volta di me.

Ed essa:

— Amici come lei non si dimenticano. Faccia buon viaggio.