Pagina:Speraz - Emma Walder.pdf/47

Da Wikisource.

— 43 —


— Ed ora cosa fa lui.... il mio babbo?... Dov’è?... È rimasto con quella gente?... No?... qualche altra cosa.... qualcosa di peggio?

Von Roth e sua moglie si guardavano in silenzio, perplessi e agitati.

— Emma — disse finalmente la signora Marta — un dolore più grande ti aspetta, povera bimba! Coraggio; fatti coraggio!

— O Dio mio! Le guardie lo hanno ritrovato, lo hanno preso.... È in prigione!...

— No, Emma, no.

— Ah!... È dunque fuggito ancora?...

— Ecco, le cose stanno in questo modo.... Non si disperi così. Alcune settimane dopo, quando noi si stava per partire, la polizia, forse avvertita da qualche spione, ritornò a visitare il circo dove Arrigo Walder lavorava sotto il nome di Mario Buttler. Fu riconosciuto e arrestato.... Ma prima di essere condotto via, egli si tirò un colpo al cuore e morì...

— Ah!... Me l’aspettavo.

Non disse altro. Nascose la faccia tra le mani e pianse lungamente.

I due buoni diavoli la lasciarono sfogare.

Quando la videro finalmente un po’ più tranquilla, cercarono di distrarla.

Prima di separarsi da loro Emma li ringraziò promettendo di ritornare.

Il vecchio orso le disse: