Pagina:Speraz - Nell'ingranaggio.pdf/174

Da Wikisource.
170 nell’ingranaggio


X.

All’ultimo momento Emilio Berrà, Giulio Besana, Egidio Lattuada, Balzerotti, Terruzzi, il dottor Riva e il piccolo Bandinelli, avevano invitato Giovanni Pianosi a un desinare tra amici, un pranzetto alla buona, che li aspettava al ristorante della Borsa. Egli aveva accettato per quel bisogno di dimenticare, che lo spingeva fuori di casa sua.

Nel mentre che stava per uscire; dopo di avere trovato un momento per stringere la mano a Gilda, gli venne incontro un fanciullo di sei anni nel quale riconobbe il figliuolo di Rosa Minelli, una sua cugina, che era invitata a pranzo insieme ai suoi, abitualmente tutti i sabati, ma che approfittava raramente di questo invito.

Il rumore che avevano fatto gli ultimi avvenimenti, la curiosità naturale e l’affetto che nutriva per suo cugino, l’avevano decisa a venire quel sabato.

Ora la piccola comitiva saliva in quel punto le scale: il fanciulletto le aveva fatte di corsa, per arrivare primo a dare l’annunzio.

Giovanni non poteva che rassegnarsi a restare in casa. Mandò il domestico ad avvisare gli amici che un impedimendo improvviso lo tratteneva, ma che avrebbe fatto il possibile per trovarsi in mezzo a loro al caffè; poi andò incontro ai suoi parenti, offrì il braccio alla sua buona cugina, e li condusse tutti nella sala da pranzo, dove Edvige, Lea e Gilda stavano già aspettando.

I bambini si salutarono chiassosamente rincor-