Pagina:Speraz - Nell'ingranaggio.pdf/222

Da Wikisource.
218 nell’ingranaggio

famiglia, dopo quello che è successo, non è il caso di pensarci; poi è troppo bella, avrei dovuto figurarmelo prima che mi faceva dei pasticci! In. fine, anche per la carriera di maestra elementare, ormai dei buoni posti è difficile che ne possa avere. Il teatro mi pare la sua strada. L una buona ispirazione che mi è venuta, e un buon consiglio che ti do: perchè io già non ti voglio male, lo sai; ti ho sempre protetta, Caterina, lo sai... Non piangere più, via ti prego!...

La contessa Vimercati, con tutti i suoi piccoli pregiudizi e la mente ristretta, non era realmente una cattiva donna: si era dedicata alla beneficenza non per farsene un vanto nè per altri motivi, ma per vero istinto pietoso. Era un po’ collerica e si lasciava trasportare dal primo impeto ma quando vedeva piangere non poteva resistere e se capiva di avere dato un dispiacere a qualche povera creatura, si sarebbe spogliata per consolarla. Così ora, davanti alle lagrime di quella povera vecchietta che aveva cominciato dall’assalire con tanta furia, si sentiva commossa ed era pentita della propria durezza.

— Ascoltami, Caterina, fatti animo — ripigliò. Non voglio mica abbandonarti; non ho niente contro di te, e nemmeno contro di lei, povera ragazza: si sa, eh, cosa è l’amore a quell’età! Ma io sono impegnata a farla uscire da quella casa perchè sono stata io che l’ho fatta entrare la prima volta: del resto se lei trova di suo genio di mettersi sul teatro, l’ajuteremo tutti: la farò raccomandare anch’io al capocomico, al famoso Villa del Ferro: mio marito è sempre amico dei marchese Villanti. e sarà facile influenzarlo. Sa