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nell’ingranaggio 241

a Gilda che il capitano era avvezzo a ricevere tutti i giorni una visita da quelle signore e che ora s’impazientava di sentirle discorrere in un altra stanza: poi fece un quadro pietoso dello stato di quell’uomo che era stato capitano di Garibaldi, ed era ora ridotto a non potersi muovere dal letto, da più di due anni, senza danari per vivere perchè il governo gli negava la pensione che gli spettava di pieno diritto. Gilda seppe poi altri particolari sul capitano e su tutto il resto. Una scena violenta che accadde un giorno, seguita da svenimenti, le spiegò il segreto del naso rosso della signora Dudeley; la disgraziata si ubriacava come un cocchiere e questa era la ragione per cui suo marito l’aveva accompagnata in Europa, non potendo più sopportare la sua convivenza.

Quanto al capitano, egli rappresentava una parte molto utile per la sua padrona di casa. Tutte le volte che arrivavano dei creditori, e ciò accadeva spesso, la contessa li conduceva nella camera del capitano, dove gl’infelici dovevano ascoltare tutta la storia della famosa pensione, le pratiche che erano state fatte, le speranze di una prossima conclusione soddisfacente; poichè già non mancavano che alcune formalità, una ultima seduta della Camera, poi, il decreto, che del resto era già approvato, come lo aveva detto a lui stesso il ministro, sarebbe stato pubblicato; e allora, lui avrebbe riscosse tutte le annate decorse, pagata la contessa alla quale doveva oramai due anni di retta, e la contessa avrebbe a sua volta saldato tutti i suoi debiti.

Una cosa liscia liscia: non faceva una grinza. I