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Gli fu risposto che stava meglio, ma che era sempre a letto.

— E la nuova attrice? — domandò.

Egli era venuto realmente per lei. Aveva sentito parlare della sua bellezza e era curioso di vederla. Una bella donna, giovanissima, intorno alla quale già si susurrava che fosse l’amante di un ricco signore ammogliato: una stella errante, che faceva la sua prima apparizione sul cielo roseo della galanteria: questo era proprio il fatto suo, e questo lo preoccupava certo molto più dei suo patrimonio sciupato e di molte altre cose allegramente dilapidate.

— È andata a provarsi il costume del Milanes in mar, disse Girotti.

— Bene! verrà a farsi vedere, spero?

— Chi sa, osservò Gardini ridendo; pare tanto timida!

CLelio Arrisi si strinse nelle spalle.

— Timida? che sciocchezza! quando una è bella.

Ma la Ramelli-Cantonieri veniva appunto a dire al direttore, che il costume stava benissimo alla Mauri; che lo avrebbe indossato per la recita, ma che in quel momento non si sentiva disposta a farsi vedere.

Gli attori non insistettero: poichè la Enrichetta diceva che le stava bene bastava. Essi si avviarono verso il caffè.

Ma l’Arrisi seccato di quel rifiuto sosteneva che quella nuova attrice doveva essere una sciocca, pettegola, una vera maestrina, come già gli avevano detto, e che non avrebbe mai fatto bene sul teatro.

Poi si mise a raccontare fitto fitto di quello che