Pagina:Speraz - Nella nebbia.pdf/12

Da Wikisource.

— 10 —


Se mio marito ha sofferto del mio distacco, può consolarsene ora: suo figlio l’ha vendicato.

Quanto ho sofferto! Quanto soffro... Sofia ha una cultura quasi maschile: una intelligenza limpida; un’indole nervosa, a scatti; una mente solida di pensatrice.

È merito suo, ma anche dell’ambiente in cui è vissuta: degli studi che ha fatti.

Se fossi stata educata anch’io liberamente, e istruita come lei fin dall’infanzia...

Oh! i se non contano! Le supposizioni che non si possono verificare non hanno valore.

La realtà sola conta nella vita: quello che è, non quello che sarebbe stato. E la realtà è che, dato un uomo come Ernesto, Sofia è forse la sola donna che potesse renderlo felice.

Ed io sono disperata perchè mio figlio è felice?...

Oh! no!... Non è vero!

La sua felicità è stata sempre l’unica meta de’ miei desideri.

Purchè duri però... purchè quella donna superiore sappia, poi, essere una brava donna di casa, una buona moglie: purchè non lo tormenti con le sue saccenterie e le sue esigenze. Purchè il mio povero figliuolo, tanto buono, non si trovi schiacciato dal carattere fiero e maschio della moglie e dai capricci della figliastra!

· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·

30 Giugno 1880.

Io non ho più nulla: nulla da fare nel mondo. La mia parte di creatura utile è finita. Come moglie... Se mio marito fosse solo, se io fossi morta, andrebbe a stare con