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Strozzato il marito....

Fatto la spia....

Tenuto mano a una associazione di malfattori....

In fondo, non si sapeva nulla, e le immaginazioni si sbrigliavano inutilmente.

Intanto qualcuno andò a chiamare le guardie. Il fatto della morte parve sicuro: l’uscio fu atterrato.

Il gatto rosso spaventato saltò dal letto — un lurido mucchio di cenci; ma la Cristina non apparve nè viva nè morta.

Improvvisamente i monelli che giuocavano nella corte si misero a gridare:

— È qui!... È qui!...

— Arrivaaa!... Arrivaaa!...

Il gatto rosso le corse incontro: il nero l’aspettava come di solito sulla finestrella rotonda in fondo allo scalone.

Ella saliva lentamente, raccolta nello scialle, la testa coperta da un piccolo velo di tulle nero.

Era una figura alta di donna non vecchia ma distrutta dalla malattia e dai patimenti.... la sua schiena curva la faceva apparire schiacciata da immane peso. Erano forse i rimorsi che i vicini le attribuivano....

Allorchè pose il piede sull’ultimo brano della scaletta a chiocciola, e vide la sua camera aperta e la gente curiosa che la guardava, cominciò a tremare, e sulle sue guancie del color della cera apparve un lieve rossore, e nei suoi grandi occhi vuoti si accese un pallido lampo.

— Chi è stato?... — mormorò — Perchè?... Ma un singhiozzo le troncò la parola.

Tornò a chinare la testa — una testa ossuta da uccel-