Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/151

Da Wikisource.

la dama della regina 141

polenta con gli uccelletti, i polli maturi e le dindette giovani.

I cavalieri s’inchinarono, baciarono le belle mani alla contessa e promisero di non mancare. Essi pure partivano per la campagna un giorno prossimo per rimanervi tranquilli fino a novembre, cioè fino a San Martino, giorno in cui le villeggiature si chiudevano solennemente con un altro pranzo in casa del capitano Gori.

Quando Ettore baciò la mano di Bianca, scopo supremo e continua speranza della lunga visita, ella gli disse seria seria:

— Siete stato cattivo co’ vecchi, meritereste un castigo.

Ed egli di rimando:

— Se sentissero che li chiamate vecchi, specialmente Annibale, sarebbero più in collera con voi che con me.

Ella rise ed egli ne approfittò por baciarle la mano una seconda volta. Ma ella non rise più: e lo guardò in un modo che anche quella breve gioia tornò in veleno al povero innamorato.