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po’ di denaro, a patto che se ne andassero al più presto.

Il denaro occorrente rimaneva depositato nelle mani del segretario del podestà, uomo integerrimo e abbastanza scaltro. Di solito però i corsari non entravano in paese e trattavano gli affari alla spiccia. Temevano troppo di essere sorpresi da qualche grossa nave da guerra, specialmente inglese.

Provveduto così a tutte queste eventualità, i signori potevano far le valigie e partire con una relativa sicurezza.

Le loro case di campagna erano quasi tutte semplici e solide sul tipo di quella dei Castellani, che era la più bella. Quelli che le avevano fabbricate si erano preoccupati evidentemente di tenersi quanto più potevano lontani dal mare. La sola casa del capitano Cori sorgeva sulla costa. Quelle dei Castellani, delle Alvisi e di Ettore Almerighi si trovavano a poca distanza l’una dall’altra, riparate dal promontorio su cui sorgeva quella del capitano Gori e dal grande bosco di quercie che sembrava avvolgerle come in un gran manto, quando le piante rinverdivano. La casa dell’Alessandri stava un po’ discosta dal primo gruppo, e la circondavano quindici o venti casuccie di contadini, una specie di villaggio appena abbozzato, con la sua chiesetta, una bot-