Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/20

Da Wikisource.
10 la dama della regina

— Donna Anna Maria può consolarsi, se non è che per la vecchia Repubblica, suo figlio le sarà presto reso.

— Oh! dottore, cosa volete dire?

— Che questo governo non può durar molto....

— Crepi l’astrologo — mormorò per conto suo l’arciprete.

La contessa seccata di quel ritorno alle eterne dispute cambiò discorso: parlò di se stessa: si sentiva invecchiare, non aveva più l’energia di un tempo e il suo fattore se ne accorgeva.

— È molto abile però il suo fattore — osservò il capitano Gori, il veterano.

— Abilissimo — rispose l’arciprete. E soggiunse che lo credeva onesto, nonostante certe insinuazioni. Era molto economo il fattore Testi e molto avveduto; così egli comprava terre e boschi e arrotondava il suo piccolo patrimonio, mentre i grandi proprietari vendevano.

— In casa nostra non si è mai saputo fare veri risparmi — disse donna Anna Maria sorridendo.

— È il destino di tutti noi — affermò il dottor Marco Apolonio. — In Francia hanno ucciso o spodestato i nobili, nelle nostre province le cose si trasformano placidamente, per forza d’inerzia. Da qui a trent’anni, quaranta al più, le nostre famiglie — le famiglie dei no-