Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/209

Da Wikisource.

la dama della regina 199

intorno ai due caporioni, cantando la marsigliese ed altre canzoni rivoluzionarie. Qualche ora dopo capitò una galera carica di «schiavoni» che ritornavano in Dalmazia, reduci da Venezia, irritati contro i «traditori» e mezzi briachi. Il vento di sirocco aveva spinta la galera nel porto: alcuni ufficiali e una trentina di militi sbarcarono e furono subito insolentiti dal piccolo drappello dei rivoluzionari. Cominciarono le risse e tutto il paese ne fu allarmato: le donne piansero, i ragazzi strillarono, tanto per aumentare il chiasso.

Il conte Aurelio Castellani si era alzato presto presentendo qualcosa d’insolito in seguito agli avvenimenti di Venezia. Il domestico lo informò subito dell’arrivo dei due rappresentanti della «Municipalità provvisoria» e dello sbarco dei militi schiavoni. Prima di uscire egli raccomandò a sua madre di stare chiusa in casa; di non affacciarsi neppure alla finestra. Intanto le chiese conto di Bianca, deplorando il doloroso incidente del giorno innanzi.

— Io non l’ho più vista — rispose la contessa. Ieri sera cenò nella sua camera come sai, e stamane non s’è ancora fatta viva.

— Ettore fu tremendo, e si capisce nel suo stato d’animo e con le sue illusioni. Mi è dispiaciuto soltanto che ci abbia tirati in ballo noi,