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28 la dama della regina

— Il Signore si è degnato di ascoltare la nostra preghiera.

— Venite un po’ qui, Antonio — disse don Ludovico al podestà.

— Cosa vedete laggiù? Guardate bene.

— Una grossa nave, mi pare da guerra; una fregata!...

Si accostarono uno dopo l’altro, meno Ettore Almerighi che ci vedeva abbastanza co’ suoi occhi.

— Una fregata inglese — affermò egli dopo alcuni momenti!

— Il corsaro.... o quello che sia... l’ha vista prima di noi.

— Sicuro. Guarda come fila. Va a prendere la rotta della Dalmazia.

— Ma la fregata non lo abbandona: fe proprio una bella fregata e porta bandiera inglese! — affermava con gioia Virgilio de’ Grassi.

— Il brigantino non ha più bandiera di sorta.

Il cavalier Almerighi osservò con la voce un po’ aspra:

— Non è un legno di Francia quello: dev’essere di quegli armatori levantini che si fanno lecito d’inalberare qualunque bandiera.

— Certo — confermò il dottor Apolonio. — Un legno francese non avrebbe abbassata così la sua bandiera.