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32 | la dama della regina |
— Chi saranno questi signori che arrivano a quest’ora? Forestieri?
— Francesi?..
— ... o calati dai monti?
— Forse signori scappati da Verona per paura dei massacri minacciati dal Buonaparte?
I ragazzi, sentendo le loro madri occupate d’altro che di loro, ne approfittavano per correre alia spiaggia a giocare nell’acqua e nel fango. Altri, più grandicelli e curiosi, correvano incontro ai signori. Quando questi giunsero sulla piazza, una vecchietta li salutò.
— Bene arrivato, illustrissimo.
— Buon giorno, Margherita. Sapete come sta la mia mamma?
— La contessa sta bene, grazie al Signore, ma è un po’ inquieta per lei, illustrissimo. Ora sarà contenta.
I ragazzi che avevano visto e compreso ritornavano alle loro madri gridando:
— È arrivato il conte Castellani.
— Ah! è il conte! — esclamavano le donne.
— Chi ci doveva pensare vedendolo con una dama? Non s’è mai sentito che abbia preso moglie.
— Sarà la sua promessa sposa.
— Impossibile — osservò il maniscalco Folli che era un popolano istruito. — Una damigella