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la dama della regina | 41 |
bia sposato volentieri. Comunque sia non ebbe tempo di stancarsene, poichè come già ti ho detto, egli fu trucidato circa un anno dopo le nozze. Quando i reali furono incarcerati, la signora de Clarance si trovò abbandonata, poichè suo padre era lontano con quelli che già preparavano la contro rivoluzione.
Una cameriera la protesse e la fece fuggire. Andò in Savoia col fratello del re, il conte di Provenza; al seguito di questo principe ella passò in Piemonte; e quindi a Verona quando il principe fu costretto a chiedere un asilo alla nostra Repubblica. Il resto è storia di ieri. Il Direttorio e Buonaparte, inventarono che, ospitando il principe, Venezia mancava ai doveri della neutralità... Ma tu devi aver sentito parlare di tali avvenimenti.
— Altrochè! Tutt’i giorni, figliolo mio. E che dispute tra i nostri amici vecchi e giovani. Mio fratello e Marco Apolonio non finiscono più; e gli altri non scherzano. Oh! ci ho il mio bel da fare a metter pace.
Il conte sorrise.
— Allora tu sai che il conte di Provenza — che si faceva chiamare conte di Lille ufficialmente, e nella sua corte, dopo la morte del delfino, Luigi XVIII — partì irritato, lasciando parte de’ suoi fedeli a Verona. Così la nostra ospite