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54 la dama della regina

— Io?.... Purtroppo, no. Curioso fino a un certo punto, ma niente affatto impassibile....

— Oh! che dite mai?.... Io vi ho veduto molto impassibile davanti al pericolo, davanti alla morte!....

Aurelio sentì la dolcezza di quel ricordo: un lampo di gioia brillò nei suoi occhi:

— Ogni gentiluomo sa essere forte di fronte al pericolo estremo. Invece non so se ogni gentildonna saprebbe preferire la morte alla schiavitù, come voi, signora....

I loro sguardi s’incontrarono: le labbra del conte ebbero un tremito. Quando riprese a parlare la sua voce sembrò mutata.

— L’impassibilità di mio padre era più completa: veniva da un giudizio sicuro, dalla convinzione profonda della vanità di tutte le cose umane, comprese le più care, le più sacre. Era un pessimista sereno, uno scettico pronto a tutto, perfino a ricredersi; ma non soltanto a parole come tanti. Io invece sono predisposto all’illusione e non mi rassegno al disinganno altro che gittandomi in una nuova illusione. — Quando scoppiò la rivoluzione a Parigi, mentre tutti inorridivano, egli, già ammalato, disse sorridendo: «Era inevitabile». Poco prima di morire affermò tranquillamente che la «Serenissima» era come lui agli estremi. Io invece, vedendo pur-