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la dama della regina 57

sero per lei ricordi ineffabili, immagini di persone care che ella voleva ritenere, che temeva le sfuggissero.

— Ecco! queste poesie delle stagioni, Maria Antonietta le sapeva a memoria... Ah! ecco qui la famosa quartina... Sapete, Maria Teresa e il poeta avevano in un certo tempo.... fatto una scommessa: l’imperatrice diceva che sarebbe nata ancora una principessa: e il poeta, che conosceva il desiderio segreto di lei, scommise che sarebbe un principe. Nacque Maria Antonietta della quale si disse subito che somigliava alla madre. Allora il galante abate mandò alla puerpera questa strofetta:

«Io perdei. I.’angusta figlia
A pagar mi ha condannato:
Ma s’è ver che a voi somiglia....
Tutto il mondo ha guadagnato».

Ah! se il buon poeta avesse potuto leggere nel futuro il destino di quella bimba!

Una lagrima brillò tra i folti cigli scuri che formavano contrasto con la bionda capigliatura; le tremarono le mani scosse come da un fremito e i volumetti di cui si era caricata scivolarono a terra.

Ella si chinò per raccoglierli.

— Non vi disturbate, vi prego; ci penso io — disse Aurelio chinandosi a sua volta e raccogliendoli in fretta.