Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/72

Da Wikisource.
62 la dama della regina

principe e per la triste condizione in cui ella stessa si trovava in conseguenza di quell’atto.

— Avete ragione! — ella esclamò improvvisamente. — Un governo indegno che deve scomparire. — Ella non s’accorse della smentita che dava con sì fiere parole al suo contegno delicato di poco prima.

Un senso di gelo passò in quei petti di fedeli sudditi della Serenissima. Lo stesso Almerighi fu stupito di quell’ardire e la guardò fisso negli occhi, ma non fiatò. Senza volere, quasi senza sapere, ella rispose a quello sguardo con uno sguardo ugualmente fermo e profondo.

Era una sfida reciproca? O la vittoria di un reciproco irresistibile fascino?... Quelle due anime ardenti ebbero forse in quell’istante un misterioso avvertimento del loro destino?

Forse non fu che un baleno. Ma vi sono baleni che fulminano, sguardi che legano i cuori.

Un silenzio pieno d’imbarazzo circondò l’imprudente. Ella comprese, si guardò intorno e non vedendo che volti pallidi e accigliati n’ebbe rimorso, per donna Anna Maria, per Aurelio e per l’arciprete. Aveva offeso e addolorato quelle buone persone, quegli ospiti generosi che avevano per lei, straniera, povera — nemica forse — tante cure, tante delicatezze! Perchè si era lasciata trascinare a quell’esclamazione così inop-